La Stagione di Prosa di Perugia, organizzata dal Teatro Stabile dell’Umbria, prosegue da martedì 21 a domenica 26 marzo, con il nuovo e attesissimo spettacolo, diretto e interpretato da Alessandro Gassman, LA FORZA DELL’ABITUDINE di Thomas Bernhard.
Insieme al nostro straordinario attore, sul palcoscenico, Sergio Meogrossi, Paolo Fosso e il circo di Walter, Giancarlo, Kevin e Sue Ellen Colombaioni.
La forza dell'abitudine è, come tutti i testi di Bernhard, una meravigliosa metafora della vita e dell'incapacità degli artisti a veder realizzata compiutamente la propria arte. Un'utopia che il direttore del circo Caribaldi, uno strepitoso Alessandro Gassman, da anni non solo anela di raggiungere, ma che tenta di imporre ai propri squinternati "subalterni", costringendo i giocolieri, i domatori, la ballerina, il nano, il buffone, a suonare tutte le sere, dopo lo spettacolo, "La trota" di Franz Schubert.
Uno sforzo improbabile, che non porterà mai a un risultato perché la vita stessa che i girovaghi conducono, costellata di incidenti, dissapori, inquietudini, non lo può permettere. L'incapacità tecnica e psicologica che li attanaglia, l'incomprensione per l'importanza della "missione", scatena nel direttore una rabbia crescente, convinto che fuori dalla perfezione non c'è vita. E così ogni giorno un'altra città, un altro pubblico, un altro inutile tentativo di raggiungere la compiutezza nell'arte. Il lavoro quotidiano maniacale per raggiungere la perfezione viene preteso dal patron del circo come abitudine quotidiana, come forza dell'abitudine. La sua maniacale ansia di perfezione e lo sgomento di non riuscire nel suo intento, ne fanno un protagonista esilarante, a volte tirannico.
La comicità assurda che scaturisce dal gruppo di circensi descritti dall'autore, coinvolge inevitabilmente tutti noi: chi di noi non ha, almeno una volta nella vita, desiderato di raggiungere nell'arte, nel lavoro, mete più alte di quelle che prevedibilmente si era prefissato? Il raggiungimento della perfezione, senza compromessi, senza interruzioni, senza volgarità?
Il mestiere dell'attore è curioso. Col passare del tempo, con l'accumularsi delle esperienze, può succedere, di cominciare a vedere i propri limiti, a non accettare più le proprie incapacità, a divenire curiosi del lavoro degli altri attori, a sentire forte la necessità di partecipare in altra maniera alla creazione di uno spettacolo.
Il Circo, la cui arte è in via d'estinzione, dona all'autore e al regista infinite possibilità per far arrivare allo spettatore, divertendo, il senso di impotenza che si prova di fronte all'avanzare della volgarità, della sordità, dell'appiattimento culturale favorito dai moderni mezzi di comunicazione.
L’intendimento di Gassman è quello di far emergere la straordinaria capacità di Bernhard nel descrivere tutti noi, coinvolgendo il pubblico in uno spettacolo giocoso, intenso e divertente.
In occasione dello spettacolo Alessandro Gassman e la Compagnia incontreranno il pubblico, giovedì 23 marzo, alle 17,30, al Teatro Morlacchi.
La prevendita dei biglietti viene effettuata, dalle 10 alle 13, presso l’Agenzia n°2 della Banca dell’Umbria, in Via Mario Angeloni, e tutti i giorni feriali, dalle 17 alle 20, al botteghino del teatro Morlacchi. Si può prenotare telefonicamente, chiamando il 075/500.59.54 dalle 10 alle 13 e il n°075/57.54.22.22 tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 19. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
Insieme al nostro straordinario attore, sul palcoscenico, Sergio Meogrossi, Paolo Fosso e il circo di Walter, Giancarlo, Kevin e Sue Ellen Colombaioni.
La forza dell'abitudine è, come tutti i testi di Bernhard, una meravigliosa metafora della vita e dell'incapacità degli artisti a veder realizzata compiutamente la propria arte. Un'utopia che il direttore del circo Caribaldi, uno strepitoso Alessandro Gassman, da anni non solo anela di raggiungere, ma che tenta di imporre ai propri squinternati "subalterni", costringendo i giocolieri, i domatori, la ballerina, il nano, il buffone, a suonare tutte le sere, dopo lo spettacolo, "La trota" di Franz Schubert.
Uno sforzo improbabile, che non porterà mai a un risultato perché la vita stessa che i girovaghi conducono, costellata di incidenti, dissapori, inquietudini, non lo può permettere. L'incapacità tecnica e psicologica che li attanaglia, l'incomprensione per l'importanza della "missione", scatena nel direttore una rabbia crescente, convinto che fuori dalla perfezione non c'è vita. E così ogni giorno un'altra città, un altro pubblico, un altro inutile tentativo di raggiungere la compiutezza nell'arte. Il lavoro quotidiano maniacale per raggiungere la perfezione viene preteso dal patron del circo come abitudine quotidiana, come forza dell'abitudine. La sua maniacale ansia di perfezione e lo sgomento di non riuscire nel suo intento, ne fanno un protagonista esilarante, a volte tirannico.
La comicità assurda che scaturisce dal gruppo di circensi descritti dall'autore, coinvolge inevitabilmente tutti noi: chi di noi non ha, almeno una volta nella vita, desiderato di raggiungere nell'arte, nel lavoro, mete più alte di quelle che prevedibilmente si era prefissato? Il raggiungimento della perfezione, senza compromessi, senza interruzioni, senza volgarità?
Il mestiere dell'attore è curioso. Col passare del tempo, con l'accumularsi delle esperienze, può succedere, di cominciare a vedere i propri limiti, a non accettare più le proprie incapacità, a divenire curiosi del lavoro degli altri attori, a sentire forte la necessità di partecipare in altra maniera alla creazione di uno spettacolo.
Il Circo, la cui arte è in via d'estinzione, dona all'autore e al regista infinite possibilità per far arrivare allo spettatore, divertendo, il senso di impotenza che si prova di fronte all'avanzare della volgarità, della sordità, dell'appiattimento culturale favorito dai moderni mezzi di comunicazione.
L’intendimento di Gassman è quello di far emergere la straordinaria capacità di Bernhard nel descrivere tutti noi, coinvolgendo il pubblico in uno spettacolo giocoso, intenso e divertente.
In occasione dello spettacolo Alessandro Gassman e la Compagnia incontreranno il pubblico, giovedì 23 marzo, alle 17,30, al Teatro Morlacchi.
La prevendita dei biglietti viene effettuata, dalle 10 alle 13, presso l’Agenzia n°2 della Banca dell’Umbria, in Via Mario Angeloni, e tutti i giorni feriali, dalle 17 alle 20, al botteghino del teatro Morlacchi. Si può prenotare telefonicamente, chiamando il 075/500.59.54 dalle 10 alle 13 e il n°075/57.54.22.22 tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 19. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.